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ad esclusione della sezione "consigli per i piloti di parapendio" (solo web), tutto il materiale su questo sito è fruibile in doppia modalità:
il sito nasce per soddisfare l'esigenza di riunire un po' di documentazione in un "posto" fruibile liberamente a tutti; si va dagli articoli trovati su internet in lingue straniere e tradotti in Italiano ad articoli e riflessioni personali. Troverete esperienze, dati, documenti di varia fonte perlopiù tradotti dall'inglese o dal francese. Molta della documentazione presente su questo sito può essere consultata in due modalità: direttamente tramite internet o scaricando il file in versione PDF o RTF, entrambi i formati sono molto diffusi e compatibili con tutti i sistemi operativi odierni.
Se hai del materiale che vuoi mettere a disposizione di tutti contattami.
Non nascondo che all'inizio sono stato un po' a cercare un dominio (così, semplificando, si chiamano i nomi dei siti) e che non ho trovato nessun "bel nome" libero. Allora mi sono messo a cercare nell mia fantasia alternative che fossero comunque valide: doveva rimanere il parapendio il tema principale del nome. Ho pensato a qualche sottodominio (tipo: parapendio.qualcosa.org/it...) e avevo trovato anche delle possibilità. Poi, dopo alcuni giorni di fantasie mi è venuto in mente di anteporre alla parola parapendio qualcosa tipo una preposizione o un articolo. Un qualcosa che non togliesse importanza al parapendio e che, anzi, ne rafforzasse il peso all'interno del nome del sito. Dopo alcune prove sono giunto a due o tre alternative tra le quali ho scelto quello che adesso è il nome del mio sito (www.sulparapendio.it, attualmente sulparapendio.altervista.org).
Perché ho scelto questo nome? provate a leggerlo con diverse cadenze/significati, non capite cosa voglio dire?
dopo circa un anno e mezzo di parapendio mi sono messo in testa di approfondire un po' affiancando alla pratica un po' di teoria: per iniziare ho seguito dei corsi avanzati e mi sono letto il libro di Norbet Haupetit intitolato "i visitatori del cielo". Debbo dire che questo libro è stato sufficiente per spiegarmi a grandi linee molti concetti meteo che non mi erano chiari. Ma il maggior effetto che questa lettura, insieme ai corsi, ha sortito è la crescita della mia "fame" di consoscenza (come recita il detto: "l'appetito vien mangiando"). A questo punto è nata dentro di me l'esigenza di documentarmi ulteriormente ed è cresciuta la consapevolezza di quanto sia importante, in termini di sicurezza e non solo, anche la teoria relativa a meteorologia ed aerologia, cosa che solitamente è molto trascurata. In particolare, ciò che andavo cercando era una spiegazione esaustiva o quasi in merito a quel grafico che si mostrava tanto importante carico di significati quanto indecifrabile: l'emagramma. E' stato a questo punto che non avendo trovato niente di valido nella nostra amata lingua ho dovuto per forza di cose mettermi a leggere documentazione in altre lingue. Essendo poi cosciente della mia scarsa memoria i ragionamenti che si sono susseguiti sono stati: visto che tra un po' mi sarà dimenticato di quello che ho letto e vorrò rileggerlo sarà meglio che me lo riscriva in italiano? altrimenti ogni volta devo ritradurlo seppur solo mentalmente visto che lo riscrivo in italiano, perché non tradurlo e scriverlo bene cosicché possano usufruirne anche altri che magari non conoscono il francese? dopo aver fatto questo ragionamento per diversi articoli ho aggiunto: visto che ho del materiale che potrebbe essere utile anche ad altri perché non fare un piccolo sito e pubblicare il tutto?
Per quanto riguarda la traduzione di "tips for paragliding pilot" il mio lavoro è nato così: consultando le discussioni di www.paraglidingforum.com mi sono trovato a leggere Jerome Daoust scrivere di qualcosa che aveva pubblicato sulla sua raccolta di consigli, gli ho chiesto se avesse potuto fare un disegno o comunque qualcosa che illustrasse graficamente quello che stava dicendo; lui mi rispose di chiedere al traduttore italiano di aggiornare la traduzione cosicché potessero usufruirne in molte persone. A quel punto mi sono reso conto che la traduzione italiana non veniva aggiornata da un bel po' e, non sperando in un aggiornamento prossimo, mi sono messo a tradurre quello che mi interessava, poi ho fatto gli stessi ragionamenti di cui vi ho parlato sopra e mi sono dato l'onere di aggionrare tutto il necessario. Poi, d'accordo con il vecchio traduttore (Matteo Accornero, vincitore CRIC 2006), sono stato nominato traduttore ufficiale. A questo punto ho anche dato una sistematina alla pagina e... ed eccomi qua!
Tiberio Galletti
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