speed to fly per piloti di parapendio
Jeff Greenbaum
traduzione in italiano di Tiberio Galletti
7 febbraio 2007
Avvertenza: questo testo può essere diffuso liberamente a patto che ciò sia fatto
senza fini di lucro, non siano modificati né forma né contenuto e siano citati i
nomi di autore e traduttore nonché la fonte:
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L’espressione speed to fly rappresenta la regolazione della velocità
del parapendio in relazione a vento, ascendenza e discendenza. La
massimizzazione dell’efficienza in relazione a queste è un processo costante
durante il volo. L’ottimizzazione dell’efficienza (speed to fly = velocità alla
quale volare) è una chiave che non solo fa di te un miglior pilota, ma aiuta
anche a sentirsi un tutt’uno con la vela.
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Questo articolo è stato scritto per fornire le basi dello
speed to fly e le tecniche per
regolare la tua velocità basandosi su queste variabili. Ci sono strumenti che puoi
utilizzare (rilevatori di velocità sul variometro o il GPS), ma non tutti i piloti sono
dotati di questi strumenti. D’altro canto, imparare a volare senza strumentazione
rappresenta una grande fetta della crescita come pilota.
L’apprendimento della continua regolazione della velocità durante il volo può
esser fatta attraverso semplici osservazioni. Se vuoi comprendere il lato matematico
dell’equazione, ci sono molti articoli che spiegano come calcolare la velocità da tenere
usando la polare. La parte matematica dell’equazione funziona per qualcuno, ma
non tutti sono bravi nel fare calcoli o interpretare grafici. E’ importante
imparare la teoria, poi gli adattamenti pratici portano alla comprensione totale.
Avere una comprensione affidabile dello speed to fly ti aiuterà a volare più in
alto, stare in aria più a lungo ed aumentare la tua sensibilità a vento ed
ascendenze.
Le basi si applicano ugualmente ai voli di dinamica e a quelli di termica. I fattori
principali che influenzano la velocità da tenere per l’ottimizzazione dell’efficienza
sono solo due: vento relativo (intensità, direzione, verso) e ascendenza o
discendenza.
La generiche regolazioni dettate dallo speed to fly sono:
- in ascendenza/discendenza:
- vola più lento in ascendenza
- vola più veloce in discendenza
- con vento contro/a favore:
- vola più veloce con vento contro
- vola più lento con vento a favore
Bene, adesso devi capire perché ognuna di queste regole è vera. In ognuna delle
descrizioni successive elimina la serie secondaria di variabili ed immagina che ce ne
sia solo una. Per la descrizione del vento, assumi ci sia 0 come componente di
discendenza/ascendenza e per la descrizione di ascendenza/discendenza, che non ci
sia vento, né contro né a favore.
vola più veloce contro il vento
Questa è probabilmente la più semplice da capire. In aria calma (senza vento,
senza ascendenza/discendenza), la maggior parte dei parapendio ottengono la miglior
efficienza alla velocità di trim o comunque molto vicino. Per semplicità,
diremo che il parapendio in questione voli a 20mph di trim. Ritengo che,
grosso modo, con un vento contro di 12-15mph o più, senza ascendenza,
la tua miglior efficienza sia a vela completamente accelerata (carrucole a
contatto).
Questo è molto semplice da verificare nelle situazioni di vento forte. Immaginati
100ft dal suolo, contro un vento di 20mph perfettamente frontale. Alla velocità di
trim scenderai giù alla velocità di caduta della tua vela a comandi alti. Atterrerai
esattamente sotto a dove sei. Se voli leggermente più lento andrai all’indietro.
Volando un po’ più veloce (premendo sulla barra dell’acceleratore) aumenterai la tua
efficienza spostandoti un po’ avanti. Scenderai infatti più veloce per un leggero
aumento del tasso di caduta ma il miglioramento del fattore di avanzamento sarà più
significativo e più influente.
Un leggero vento frontale non è una quadro altrettanto semplice. Immaginati a
100ft dal terreno, con un vento frontale di 5mph. Volando più lento accorcerai la tua
planata. Ma anche accelerare completamente la vela sortirà lo stesso effetto. Per
ottimizzare la tua efficienza, un 25-50% di azione sulla barra dovrebbe andar bene.
Nota che nei leggeri venti frontali la differenza di efficienza non sarà così significativa
come coi venti forti, ciononostante rimane significativo. Tengo a precisare che con
vento frontale di intensità non superiore a 5mph, a velocità di trim si ottiene
un’efficienza più che accettabile.
Ricorda che gli archi di velocità presi in considerazione sono generici quindi non
applicabili a tutte le vele.
riassumendo:
- volare a comandi alti in assenza di vento o in leggeri contro vento
- volare a massima velocità (massimo acceleratore) con venti superiori a
12-15mph
- in venti con intensità tra 6 e 12mph, la barra dell’acceleratore sarà usata
in maniera proporzionale
vola più lento con vento dietro
Questo è tanto semplice quanto il precedente ma, invece di accelerare
all’aumentare del vento frontale, rallenterai all’aumentare dell’intensità vento dietro.
Qui la velocità di minima caduta è come la massima velocità dello scenario
precedente. La velocità di minima caduta corrisponde alla velocità minima che
tu abbia mai tenuto col parapendio. In caso di vento dietro con intensità
superiore a 12-15mph, probabilmente otterrai la massima planata volando
al tasso di minima caduta. A causa dei 12mph extra rispetto a terra che
puoi sommare alla tua velocità all’aria, il maggior tempo trascorso in aria
ti farà coprire una maggiore distanza. La combinazione del tuo tasso di
minima caduta e della velocità a terra ti aiuteranno a volare più lontano.
Visto che la velocità di minima caduta massimizza il tempo di permanenza
in aria, volare più lento ti aiuterà a beneficiare per più tempo del vento
dietro.
La maggior parte delle vele dà la sua migliore efficienza, in condizioni di 0 vento,
a velocità di trim. Con un vento dietro di oltre 12mph, la maggior parte delle vele
darà la propria efficienza massima con velocità molto vicina a quella di minima
caduta. In venti molto leggeri, fino a circa 5mph, alla trazione dei comandi non
corrisponderà un significativo aumento dell’efficienza. Ma in venti sopra i 5mph
quest’azione si dimostrerà più significativa. Quindi tra 5 e 15mph, rallenterai
proporzionalmente da una leggera trazione per i 5mph a una velocità di minima
caduta per venti di 12-15mph.
vola più lento in ascendenza
La regola con l’ascendenza è abbastanza chiara perché se tu riesci a mantenere la
quota o a salire, ovviamente aumenterai la tua efficienza. Se infatti stai salendo, per
massimizzare il tasso di salita, volerai alla velocità che ti darà il tasso di minima
caduta, al tasso di minima caduta andrai più lontano. Potrai notare che una regola si
sta sviluppando. In ascendenza 0 partirai a velocità di trim e andrai progressivamente
verso il tasso di minima caduta man mano che l’ascendenza aumenta fino
a superare il tuo tasso di caduta. Per ogni ascendenza che supera il tuo
tasso di minima caduta, salirai più velocemente tenendo la vela al tasso di
minima caduta. Più veloce salirai, più alto andrai e con l’altezza viene la
distanza.
vola più veloce in discendenza
Questo è vero a causa del minor tempo che passerai nell’aria discendente. Durante
questo tempo, volare veloce diventa un fattore più importante del tasso
di caduta. Questa è forse la cosa più difficile da capire, quindi devi usare
il vario per avere la misura di quanto scendi oppure avere dei riferimenti
visivi.
Partendo da 0 ascendenza/discendenza tu volerai a velocità di trim. Se il
tuo parapendio perde 260ft/min alla velocità di massima efficienza (trim)
ed il ciclo di discendenza in cui sei è di -240ft/min scenderai a 500ft/min
continuando a volare a comandi alti. Volando più veloce aumenterai il tasso
di caduta di una percentuale minore di quanto aumenterà la velocità di
avanzamento. Tutti questi esempi, basati semplicemente su un solo vettore di vento
orizzontale o tasso di discendenza sono stati utili per poter affrontare il
prosieguo.
applicazioni al “mondo reale”
Nella maggior parte del tempo c’è una mistura di fattori di vento e
ascendenza/discendenza. Puoi incontrare discendenza e vento contro nello stesso
momento. Questo è un caso facile, entrambi i fattori suggeriscono di aumentare la
velocità. Al contrario potresti essere in termica e trovarti vento frontale. In questo
tipo di situazione, devi giudicare quale dei due fattori sia il dominante. Se
secondo te la termica in questa situazione è abbastanza forte da tenerti
o farti salire, tenendo un velocità prossima a quella del tasso di minima
caduta, ed al contempo riesci ad avanzare anche poco allora sceglierai di
continuare a volare al tasso di minima caduta (decidendo che l’ascendenza
è il fattore dominante). Ma se l’ascendenza non è così forte ed il vento
contro invece si mostra forte (al tasso di minima caduta non avanzi), allora
sarà il vento il fattore dominante. Diventa abbastanza facile individuare il
fattore dominante nel mondo reale quando hai dei riferimenti a terra a cui
affidarti.
Immagina che tu stia volando verso un atterraggio che ha alberi attorno, anche
nel lato più lontano da te. La punta degli alberi ha sullo sfondo il contrasto di un
campo. Man mano che tu plani verso l’atterraggio puoi usare la punta degli alberi per
aiutarti nella regolazione della velocità di volo. Riferendoti al movimento relativo
delle punte di questi alberi rispetto allo sfondo, puoi determinare se la tua
velocità ti permetterà di superare gli alberi o no. Se le punte degli alberi
salgono rispetto allo sfondo allora arriverai corto ed atterrerai prima degli
alberi. Se invece le punte degli alberi scendono rispetto allo sfondo allora
arriverai oltre gli alberi. Se le punte degli alberi stanno ferme rispetto allo
sfondo allora il tuo attuale angolo di planata ti porterà dritto alla punta degli
alberi.
Come usare i punti di riferimento per regolare la nostra velocità di volo? Nella
maniera più naturale, regoli la tua velocità allo scopo di migliorare la tua efficienza
attraverso riferimenti visivi. Se gli alberi si abbassano rispetto al campo, proverai a
variare la tua velocità allo scopo di far scendere gli alberi più velocemente possibile,
oppure, se gli alberi si alzano rispetto al campo, farai le regolazioni per minimizzare
la velocità con cui questi salgono.
Puoi guardare in diverse direzioni ed avere diversi oggetti come riferimenti
incrociati. In una direzione può essere la punta degli alberi, in un’altra la sommità di
un costone o di una montagna, in un’altra ancora una torre radio lontana. Puoi anche
usare gli altri parapendio in fronte a te se ti stanno precedendo in una direzione.
Tuttavia gli altri parapendio non sono fissi, puoi presumere l’aumento la tua
efficienza guardandoli come se fossero dei punti fissi. Il punto è a prescindere dalla
direzione nella quale stai andando avrai quasi sempre qualcosa da usare
come riferimento visivo per la regolazione della velocità di volo (la principale
eccezione si verifica quando sei molto alto su una pianura o su un monte
isolato). Tieni in mente che solo i punti di riferimento di fronte a te saranno
attendibili, i riferimenti laterali non funzionano (perché non stai planando verso di
loro).
L’utilizzo di un vario è un altro mezzo che ti può aiutare nella regolazione fine
della velocità di volo. Come stabilito sopra, se puoi mantenere o incrementare la
quota la corretta velocità da tenere è quella del minimo tasso di caduta. Al contrario,
se al minimo tasso di caduta stai scendendo dovresti aumentare un po’ la velocità. Se
stai scendendo in maniera da sostenuta a veloce allora per la tua migliore efficienza
avrai bisogno di un po’ di acceleratore.
L’uso di riferimenti visuali ti può aiutare nel portare la velocità di volo al livello
successivo. Dopo aver fatto una regolazione iniziale, puoi utilizzare il riferimento di
fronte a te per avere la conferma del miglioramento (se stava salendo rispetto allo
sfondo, dovrebbe salire più lentamente... etc)
Tutte le regolazioni sono un processo continuo e mai fisso. Quando il vento ti
colpisce a folate, hai bisogno di regolare la tua velocità (vola più veloce, contro vento)
quando incontri la folata. Appena la folata finisce, dovrai nuovamente regolare la
velocità. Per ogni cambio in discendenza o ascendenza, userai le 4 regole come inizio
della ricerca della velocità ottimale di volo. Se un fattore è continuo ed il tempo lo
permette, usa un riferimento nell’orizzonte per affinare la tua regolazione.
Puoi sempre usare altri parapendio di fronte a te. La sola regola ferrea e
veloce è che i punti di riferimento devono essere nella direzione che stai
puntando.
Il primo passo nell’apprendimento di questa tecnica sta nel combinare le tue
conoscenze delle regolazioni basilari. Dopo, puoi iniziare ad incrementare la tua
efficienza relativa attraverso una gestione della velocità ottimale con migliore
comprensione.